“Ho riflettuto molto sulla nostra rigida ricerca, mi ha dimostrato come ogni cosa sia illuminata dalla luce del passato… in questo modo io sarò sempre lungo il fianco della tua vita e tu sarai sempre lungo il fianco della mia.”

da OGNI COSA E' ILLUMINATA - Jonathan Safran Foer

lunedì 9 febbraio 2015

LE ALI... E LE RADICI

LE ALI....
Ottobre 2014 - Laurea di Francesco Limarzi e Stefania Ghinassi
Novenbre 2014 - Laurea di Federica Mallozzi
Febbraio 2015 - Laurea di Annamaria Ghinassi


17/10/2014 - FRANCESCO e STEFANIA
In questi giorni in famiglia sono arrivati due nuovi, splendidi medici.

Francesco Limarzi figlio di Marco ed Elena Morra

Stefania Ghinassi con i fratelli Antonio ed Annamaria e i genitori Paolo e Gabriella Limarzi



.....E LE RADICI

Forse qualcuno da lassù sta sorridendo sotto i baffi...


Silvio Limarzi ufficiale medico nella prima guerra mondiale(foto di Silvio '61)

Proprio questa settimana sono andato all'archivio storico del comune di Meldola a ripescare una vecchia delibera. Non è una delibera qualunque: è l'atto che, nel luglio 1921, ha rappresentato una svolta fondamentale per il destino della nostra famiglia e, quindi, anche di questi due ragazzi.
Dopo un lungo peregrinare per l'Italia nonno Silvio è diventato medico condotto a Meldola. E qui, a 64 anni dalla sua morte, è ancora per alcuni (non più giovanissimi) "é dutòr".


Come si può notare Silvio aveva in realtà incominciato ad operare come medico condotto a Meldola dal 1 aprile 1921 in forza di una delibera di nomina che venne annullata dal prefetto così come altre delibere della medesima seduta del consiglio comunale. Evidentemente era stato riscontrato qualche vizio di forma.

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UNA STORIA MELDOLESE
La nomina di Silvio avvenne all'unanimità dal consiglio comunale di allora presieduto dal sindaco Ferdinando "Nando" De Battisti, noto per essere un uomo mite e di buon senso. Nando, che poi divenne amico di nonno Silvio, faceva il meccanico e riparava un po' di tutto, dalle moto alle macchine per cucire. Sarebbe bello che molti sindaci di adesso avessero lo stesso "background", credo che farebbero molto meglio il proprio mestiere.

Come mi ha fatto notare mio padre mentre scorreva i nomi degli altri 11 consiglieri votanti, allora la cosa pubblica era gestita con grande oculatezza da gente semplice che a volte non sapeva nemmeno leggere e scrivere, ma agiva con scrupolo ed onestà. Fra questi c'era Raimondo Marzocchi socialista della prima ora che si racconta fosse stato in prigione (a causa delle sue idee politiche) con Pietro Nenni e il primo Mussolini. Quest'ultimo, come sappiamo, prese altre vie, mentre il buon Raimondo rimase sulle sue posizioni che, con l'avvento del Fascismo divennero di fatto sovversive. Stiamo ovviamente parlando delle idee, non certamente della persona che non avrebbe fatto del male nemmeno ad una mosca. Eppure ad ogni visita del Duce che si svolgeva anche solo nei dintorni di Meldola, Raimondo veniva, a scopo precauzionale, incarcerato assieme ad altri individui ritenuti pericolosi per l'ordine pubblico. Ciò accadde per alcune volte sino al giorno in cui Mussolini, incontrando alcuni meldolesi, chiese "Ma dov'è il mio amico Raimondo?". Inutile dire che i suoi interlocutori faticarono non poco a spiegare i motivi della sua assenza ed inutile dire che da allora nessuno si sognò più di andare a rompere le scatole a Raimondo.

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10/11/2014 - FEDERICA
MEDICI E NON SOLO

E non è finita qui. In questo autunno particolarmente prolifico è arrivata anche una nuova dottoressa in famiglia:


Federica Mallozzi con la sorella Francesca e il genitori Alfredo e Ornella Limarzi

Federica si è laureata (con tanto di stampelle) in Lingue e Culture Straniere alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Roma Tre.
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9/02/2015 - ANNAMARIA
...E ALLA FINE ARRIVA ANNA...

Le corone di alloro si susseguono ed è un po' difficile stare al passo. In questi primi giorni di febbraio è arrivata anche la laurea in LETTERE MODERNE di Annamaria. Da Roma si passa, in una bella giornata di sole, a Milano, precisamente alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università del Sacro Cuore.



Annamaria è, come Stefania, figlia di Paolo Ghinassi e Gabriella Limarzi. Mio padre l'ultima volta che l'ha vista le ha sussurrato in un orecchio: "tu assomigli molto a mia mamma". Si riferiva a nonna Giuseppina, che di Annamaria è la bisnonna.

Giuseppina è nata nel 1891 e certamente non era una donna di lettere come la pronipote. Ma di sicuro aveva una sua cultura, aveva studiato e sapeva scrivere in un italiano bello e fluente. Di questa cosa, affatto scontata per una che aveva vissuto la sua giovinezza all'alba del secolo scorso, me ne sono accorto leggendo una lettera che scrisse di suo pugno in risposta ad una missiva del podestà di Meldola. In essa lo stesso podestà rimproverava a suo marito Silvio di non essersi reso disponibile per una chiamata urgente in sostituzione del dottor Pradella (altro medico condotto di Meldola) che in quel momento a sua volta non era reperibile.
Nonna Giuseppina, per nulla intimorita, non esitò a prendere carta e penna per redigere una elegante per quanto perentoria difesa del consorte:


Illustrissimo signor Podestà,
Leggo la sua missiva diretta a mio marito:
tengo a farle sapere che sin'ora (ore 12 e mezza) 
egli non è ancora tornato da un lungo giro
in parrocchia di Bagnolo (condotta di Pradella)
per cui era impegnato sin da ieri.
Di ritorno dovrà subito recarsi a Ricò 
ed ai Capannini per altre chiamate.
Egli dunque non si è rifiutato per altre ragioni
che il suo impegno professionale.

Con scuse ed ossequi devotissima

Giuseppina Limarzi

da casa 26 - 2 - 930

Al podestà non rimase che appuntare di suo pugno sulla lettera di nonna Giuseppina: "Ricevuto ampie giustificazioni.....". Episodio chiuso.

Un abbraccio a tutti i neo laureati!


SILVIO LIMARZI


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